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Una giornata speciale alla scuola Rodari alla scoperta di San Francesco

La mattina di martedì 25 novembre i bambini della scuola Rodari sono stati accolti in salone da una sorpresa. Entrando, si sono trovati immersi in un'atmosfera medievale, papà Gabriele e mamma Irene, genitori di due draghi, li aspettavamo per raccontare una storia.

Davanti a loro una strana città di materassi, una spada, un elmo, uno scudo al centro, e persino un lupo cattivo nascosto di lato. Proiettata sulla parete c’era la figura di un uomo vestito con un saio marrone e un'aureola. Chi fosse, però, non era immediatamente chiaro. Gabriele ha chiesto ai bambini se qualcuno riusciva a  indovinare di cosa avrebbe parlato la storia, guardando gli oggetti di scena. Subito in tanti hanno risposto "Cavalieri!" e qualcuno ha pensato alla famosa “Spada nella roccia”. E l'uomo vestito di marrone? "Semola!" hanno esclamato alcuni, seguendo il filo della leggenda. No, non si trattava di Semola, ma di San Francesco d'Assisi. Un uomo che sognava di essere cavaliere, proprio come uno dei paladini della Tavola Rotonda, ed era diventato poi cavaliere del Signore dei signori.

Tutto in realtà è cominciato il 4 ottobre, durante un pomeriggio a tema cavalieri e dame, organizzato a casa di Gabriele, papà di una bambina della scuola. Dopo giochi, canti e balli medievali, è stata raccontata ai bambini la storia di San Francesco. E così, la magia della narrazione è arrivata fino a scuola: i bambini, entusiasti, hanno raccontato di quel pomeriggio alle maestre, che hanno deciso di invitare papà Gabriele a raccontare quella storia anche a scuola. 

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Un'occasione diversa dal solito per scoprire un santo che, giovane e ambizioso, sognava di diventare cavaliere, ma che poi ha capito che la vera missione della sua vita era un'altra. Francesco ha scelto di abbandonare ogni cosa per seguire Dio, scoprendo che la vera felicità stava nel servizio e nell'amore per gli altri. I bambini hanno sentito parlare del suo ordine e della Regola. Dialogando con mamma Irene hanno raccontato che anche loro a scuola hanno delle regole e hanno riconosciuto che queste li aiutano a vivere bene, a stare meglio insieme.

Inoltre, hanno ascoltato con attenzione quanto Francesco amasse tutte le creature di Dio, tanto da essere da essere diventato amico anche del famoso lupo di Gubbio. E, come ciliegina sulla torta, hanno scoperto che la tradizione del presepe vivente, che tra poco vivremo anche noi, è nata proprio grazie a questo santo!

Entrare a scuola è stata anche per quei due genitori l’occasione di toccare con mano il prezioso lavoro fatto giorno dopo giorno dalle maestre. Un centinaio di bambini, tra i tre e i cinque anni, sono entrati nel salone ordinati e silenziosi, hanno ascoltato una storia lunga e complessa, hanno interagito con curiosità, facendo domande e ipotizzando  risposte…e questo è veramente straordinario!

Insomma, è stata un’esperienza speciale per maestre, genitori e bambini, che hanno scoperto la bellezza della storia di San Francesco, la cui vita è stata così bella e piena che ancora oggi alcuni vivono come lui. E non finisce qui: il desiderio - riferiscono le maestre e la direttrice - è quello di scoprire il suo sguardo sul mondo, capace di vederlo come dono dentro un legame con il Signore dei signori.

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